Verso una nomofilachia costituzionalmente orientata: l’iniziativa dell’Ordine degli Avvocati di Roma sul contributo unificato e l’iscrizione a ruolo
Con deliberazione assunta all’unanimità, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma – su proposta del Presidente, Avv. Paolo Nesta, e del Consigliere Segretario, Avv. Alessandro Graziani – ha inoltrato formale istanza al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione affinché, ai sensi dell’art. 363 c.p.c., promuova l’intervento della Suprema Corte con riferimento alla corretta interpretazione, nell’interesse della legge, della nuova disciplina introdotta in materia di contributo unificato e di iscrizione a ruolo dei procedimenti civili.
L’intervento richiesto si colloca in un contesto normativo profondamente mutato a seguito della Legge di Bilancio per l’anno in corso, la quale ha introdotto una previsione di forte impatto sistemico: l’impossibilità di iscrivere a ruolo un procedimento in assenza del previo pagamento del contributo unificato, con la conseguenza che l’accesso alla giurisdizione verrebbe, di fatto, condizionato a un adempimento di natura patrimoniale.
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