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Verso una nomofilachia costituzionalmente orientata: l’iniziativa dell’Ordine degli Avvocati di Roma sul contributo unificato e l’iscrizione a ruolo


Con deliberazione assunta all’unanimità, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma – su proposta del Presidente, Avv. Paolo Nesta, e del Consigliere Segretario, Avv. Alessandro Graziani – ha inoltrato formale istanza al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione affinché, ai sensi dell’art. 363 c.p.c., promuova l’intervento della Suprema Corte con riferimento alla corretta interpretazione, nell’interesse della legge, della nuova disciplina introdotta in materia di contributo unificato e di iscrizione a ruolo dei procedimenti civili.

L’intervento richiesto si colloca in un contesto normativo profondamente mutato a seguito della Legge di Bilancio per l’anno in corso, la quale ha introdotto una previsione di forte impatto sistemico: l’impossibilità di iscrivere a ruolo un procedimento in assenza del previo pagamento del contributo unificato, con la conseguenza che l’accesso alla giurisdizione verrebbe, di fatto, condizionato a un adempimento di natura patrimoniale.

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Dal 1° aprile i giudici italiani saranno affiancati da “Giudice GPT”: l’AI potrà redigere sentenze e proporre mediazioni

Roma, 1 aprile 2025 – Con una mossa che ha già suscitato vivaci reazioni tra magistrati, avvocati e accademici, il Ministero della Giustizia ha annunciato l’entrata in servizio di un innovativo sistema di intelligenza artificiale, denominato Giudice GPT, capace – secondo i tecnici – di redigere sentenze civili in piena autonomia e proporre soluzioni conciliative “più rapide di un giudice di pace sotto caffè e scadenze”.

Sviluppato in collaborazione con un consorzio italo-svizzero-finlandese e alimentato da un modello linguistico “nutrito” con oltre tre milioni di sentenze italiane (e qualche manuale di procedura civile dimenticato nei cassetti dei tribunali), Giudice GPT è stato pensato per snellire l’arretrato giudiziario e favorire una giustizia “più predittiva, più equa e con meno pause caffè”.

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Omesso pagamento del contributo unificato e rifiuto dell’iscrizione a ruolo: chiarimenti ministeriali del 21 marzo 2025

di Luca Frabboni – Maat srl

Con una nota del 21 marzo 2025, la Direzione Generale degli Affari Interni del Ministero della Giustizia ha fornito importanti chiarimenti interpretativi sulla corretta applicazione dell’art. 14, comma 3.1, del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, come modificato dalla legge di bilancio per il 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207). La nota si pone in diretta attuazione della circolare n. DAG 265462.U del 30 dicembre 2024, approfondendone i contenuti alla luce dei numerosi quesiti sollevati dai dirigenti degli uffici giudiziari circa le implicazioni pratiche della nuova normativa.

Il nuovo comma 3.1 dell’art. 14 TUSG introduce un principio di particolare rigore: la causa civile non può essere iscritta a ruolo se non risulta versato il contributo unificato nella misura minima prevista (43 euro) o, ove applicabile, il minore importo stabilito per legge, con esclusione delle ipotesi di esenzione espressamente previste. L’assenza di margini per un’iscrizione “sub condicione” o differita della causa è esplicitamente ribadita dalla nota ministeriale: non è consentita alcuna sospensione in attesa della regolarizzazione del pagamento.

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Approvato al Senato il Disegno di Legge n. 1146 sull’Intelligenza Artificiale

di Luca Frabboni – Maat srl

Il 19 marzo 2025, il Senato italiano ha approvato il Disegno di Legge n. 1146, denominato “Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale”. Questo provvedimento, promosso dal governo Meloni e firmato dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, rappresenta un passo significativo nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA) in Italia. Il testo, composto da 28 articoli suddivisi in sei capi, mira a disciplinare a livello nazionale l’uso dell’IA nei settori strategici e a garantire un approccio antropocentrico e responsabile.

Il presente riassunto sintetizza il contenuto degli articoli da 1 a 26 del disegno di legge approvato dal Senato il 20 marzo 2025 in materia di intelligenza artificiale. Per alcuni articoli di particolare rilievo sono fornite descrizioni più dettagliate, al fine di evidenziare gli aspetti giuridici e applicativi di maggiore interesse per il mondo delle professioni legali.

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L’ AI tra potere e investimenti: Musk sfida OpenAI, l’UE rilancia con InvestAI

Negli ultimi dieci giorni, il mondo della tecnologia e della politica economica è stato scosso da due eventi di grande rilievo legati all’intelligenza artificiale. Da un lato, Elon Musk ha tentato un’acquisizione senza precedenti di OpenAI, sollevando interrogativi sulle sue reali intenzioni e sulle conseguenze che tale operazione potrebbe avere per il futuro della ricerca sull’AI. Dall’altro, l’Unione Europea ha annunciato un massiccio investimento nel settore, con l’obiettivo di ridurre il divario con Stati Uniti e Cina e promuovere un modello di sviluppo più controllato e collaborativo. Questi due avvenimenti mostrano le differenti strategie adottate su scala globale per affrontare le sfide e le opportunità dell’intelligenza artificiale.

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